image Lo sport è una questione di mentalità image VISUALIZZAZIONE – Il momento in cui vedi il campo

Mental Coaching – Analisi di una prestazione eccellente: Le Farfalle della Ginnastica Ritmica

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L’eccellenza nella prestazione sportiva spiegata attraverso la Ginnastica Ritmica, simbolo del Made in Italy vincente nello sport nazionale e internazionale.

“Dovete imparare le regole del gioco. E poi giocare meglio di chiunque altro”
Albert Einstein (scienziato)

Attraverso l’analisi del quarto titolo mondiale vinto dalle Farfalle a  Stoccarda nel 2015, ti porterò all’interno del Mental Coaching Sportivo per mostrarti alcuni metodi pratici, attraverso i quali puoi raggiungere il livello di prestazione che desideri. Ritieniti fortunato perché in passato, in pochi avevano intuito l’importanza della preparazione mentale e di tutto quello che ruota attorno a una performance. Si sono creati dal nulla metodi personali vincenti, senza riuscire a dare una spiegazione valida del perché certe cose funzionassero e altre no. Questo per dirti in tutta sincerità  che anche senza Mental Coach puoi ottenere ottime performance. La differenza consiste in questo: avere una figura che ti accompagna in questo percorso, ti permette di ridurre i tempi di realizzazione dei tuoi obiettivi sportivi . Ti permette di non perdere medaglie solo per aver trascurato dettagli nella preparazione, perché troppo concentrato esclusivamente sul risultato, sulla apprendimento della tecnica e la preparazione fisica, trascurando l’aspetto emozionale e mentale.

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Le ragazze della ritmica durante la premiazione di Gazzetta Sports Awards, dove sono arrivate seconde come “Squadra dell’anno” battute solo dalla Juventus. Il premio è stato assegnato da una giuria tecnica, dopo che le votazioni erano terminate in pareggio.

Emaunela Maccarani, l’allenatrice più titolata in Italia e nel Mondo, ha fatto proprio ciò che Einstein dice: prima ha studiato e imparato con umiltà dalle russe,  avversarie storiche  inarrivabili, per poi batterle in casa loro e vincere ben tre titoli mondiali consecutivi storici. Grazie ad una metodologia da lei stessa creata,  ti aiuterà a comprendere meglio cosa vuol dire costruire un  metodo  che porta a  risultati di eccellenza

L’analisi sarà divisa in tre parti. La prima riguarderà la misurazione della prestazione attraverso un modello che personalmente utilizzo con gli atleti: il modello S.F.E.R.A.©, ideato dal Prof. Giuseppe Vercelli e testato su oltre 700 atleti di alto livello come Josefa Idem e Giorgio Rocca. Nella seconda parte invece mi sposterò sulla parte organizzativa,  dove utilizzerò i sei livelli logici di Robert Dilts, esperto in Leadership e comunicazione. Ricordati che una medaglia non è data solo dalla capacità di restare concentrato e da quanto ti alleni tecnicamente e fisicamente.  Tutto l’ambiente che ruota intorno alla squadra, deve essere perfettamente allineato in direzione del sogno finale. La terza parte invece la dedicherò all’osservazione dell’allenamento, usando la legge di Pareto detta anche legge 80/20, presa in prestito dal principio ideato da Vilfredo Pareto, economista di grande versatilità mentale, per dimostrarti come tutto è connesso e trasferibile in modo trasversale, in qualsiasi area della vita e anche nel business.

PRIMA PARTE: Campionato del Mondo Stoccarda 2015 Finale ai cinque Nastri

Il modello S.F.E.R.A.© (acronimo dei fattori Sincronia, Punti di Forza, Energia, Ritmo e Attivazione) è uno strumento che permette di misurare la performance e rende l’atleta autonomo nella gestione della gara, dopo che ne ha imparato il meccanismo. Ti invito prima a vedere il video (durata 3:30 circa) e poi ti illustrerò i fattori applicati all’esercizio che tu potrai trasferire per analogia, pensando al tuo di sport.

SINCRONIA: la capacità di essere totalmente presente nel qui ed ora in stretta connessione MENTE-CORPO, durante tutta la durata dell’esercizio. Rappresenta il fattore che ti permette di capire quanto sei realmente concentrato in quello che stai facendo. Se osservi  il linguaggio del corpo delle ginnaste mentre stanno per entrare in pedana, potrai notare come riescono a trasmettere tutta la loro determinazione e quanto siano assolutamente centrate nella gara con serenità. Perché è importante il linguaggio del corpo? perché in maniera inconscia stai già comunicando a chi ti deve giudicare e all’avversario, tutto il tuo stato d’animo. Nelle Farfalle, si vede un perfetto controllo delle emozioni. Sicuramente ci sarà un minimo di ansia quanto basta, per avere la giusta tensione che serve per l’esecuzione. Troppo rilassati non va bene perché la mente ne approfitta per vagare con i pensieri passati o futuri e quindi non vivendo il presente va fuori Sincronia. La cosa più bella che si nota dal viso, è la gioia, il divertimento con cui eseguono il gesto tecnico. TESTA E CUORE il motto delle Farfalle, è la strategia a mio avviso migliore, per la gara perché se ti sei allenato bene, la tua mente sa già cosa deve fare. Lascia libero sfogo al divertimento – ottimo metodo per abbassare la tensione –  è tutto diventerà più fluido. E se stai pensando “Si va beh ma è una finale mondiale occorre stare seri…” rivedi attentamente il video: per la mente non fa nessuna differenza se stai facendo una gara regionale o una finale olimpica. Se tu sei capace di controllarla con serenità, lei farà esattamente quello per cui si è allenata. Inoltre, vorrei farti notare, come la sincronicità di ogni singola ginnasta, crei un Energia tale che alla fine tu vedrai solo l’UNICITA’ DELLA SQUADRA.

PUNTI DI FORZA: sono le abilità tecniche, fisiche e mentali che un’atleta è consapevole di possedere per essere auto efficace. Sono quelli con i quali entrare in gara per dare il massimo e a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Ad esempio: ottime capacità di maneggio dell’attrezzo (aspetto tecnico), capacità fisica di tenere l’equilibrio (aspetto fisico), capacità di risolvere un gesto tecnico errato, trovando immediatamente la soluzione, anche in condizione estreme (aspetto mentale), sono solo alcuni esempi di punti di Forza che questa squadra possiede. La lista potrebbe essere abbastanza lunga. La cosa importante è che in gara si entra solo esclusivamente pensando ai propri punti di forza, perché trasmettono a tutto il corpo – e quindi al gesto tecnico – tutta la sicurezza di cui si ha bisogno

ENERGIA: rappresenta la quantità di forza e potenza da dosare per esprimersi al meglio.  L’energia è INVISIBILE non la puoi toccare, ma la puoi percepire.Troppa porta con se il  rischio di strafare e non va bene. Al contrario, troppa poca, porta ad un eccesso di relax . Occorre sempre trovare il giusto equilibrio. Per energie si intendono quelle fisiche-mentali che vanno dosate durante tutta la competizione. La capacità di gestione in questo fattore è fondamentale, specialmente quando si tratta di dosarle su più giorni.  E in questo esercizio, si può notare come tale fattore sia assolutamente sotto il controllo delle ginnaste. Ripetere più volte gli esercizi durante gli allenamenti, permette al corpo di adeguarsi allo stress della competizione e all’atleta di rendersi conto come gestire le proprie energie.

RITMO: rappresenta la qualità che rende fluido il gesto tecnico, rafforzando la leadership dell’atleta. In questo esercizio, si vede chiaramente come tutte  le ginnaste abbiano una fluidità nell’eseguire le difficoltà tecniche molto elevate e rischiose, in modo da trasmettere, a chi le guarda, una semplicità nell’esecuzione e negli scambi, in realtà molto complessi. In particolare nella Ginnastica Ritmica, è un fattore essenziale perché il gesto tecnico deve andare in sincronia con la musica. Anche in questo caso, puoi notare come ci sia una perfetta fusione tra le ginnaste, la coreografia, abbinata magistralmente alla musica che, con le sue variazioni, trasmette chiaramente il passaggio tra una fase e l’altra dell’esercizio. In pratica quando guardi le loro composizioni ( ti suggerisco di vedere anche quelli degli anni passati, sono dei capolavori) sei trascinato dentro una storia. Nulla in questa squadra è lasciata al caso. Nemmeno la musica.

ATTIVAZIONE: rappresenta la passione, il motore motivazionale con il quale si affronta la gara. Beh qui ci si ricollega alla Sincronia, perché si nota dal linguaggio del corpo, dall’espressione del viso quanto queste ragazze erano motivate a prendersi questo titolo mondiale. Addirittura il giorno prima, durante un intervista, una di loro era dispiaciuta per un piccolo errore commesso. La reazione ( approccio mentale di altissimo livello) è stata che con determinazione sarebbero scese in pedana pronte a lottare per il titolo fino all’ultimo. Questo significa essersi preparati mentalmente anche a gestire errori che potrebbero compromettere il risultato finale e che spesso sono quelli che creano le paure che ti fanno gareggiare con il freno tirato.

Loro non hanno paura. Loro scendono in campo come delle leonesse, pronte a lottare fino all’ultima nota.

NooSFERA: “Tutto ciò che non so di dover sapere”. E’ una delle parti del modello che adoro in modo particolare: la cura dei dettagli, la capacità di prevedere l’imprevedibile. Secondo quanto ho potuto osservare in tutti questi anni come ex ginnasta appassionata di questa disciplina e oggi da Mental Coach, quello del prestare attenzione ai particolari insieme ad una accurata preparazione mentale simulando la gara, rappresenta in termini sferici, uno dei punti di forza di  Emanuela Maccarani. Effettua una ricostruzione del gara ufficiale, esattamente come se si trovassero in quel giorno. Nulla viene lasciato a caso. Dai costumi, al trucco, alla presenza del pubblico per creare l’atmosfera giusta, il percorso dagli spogliatoi fino alla pedana, i minuti dell’attesa del punteggio prima di andarsi a cambiare velocemente per la prova successiva. Questi sono soltanto una piccola parte dei dettagli, che anche tu in base alo sport praticato, potresti curare. Sono quelli che  fanno la differenza incidendo poi nella concentrazione. Allenare la mente al percorso da fare, al tempo di attesa, permette loro di trovarsi nella condizione del “già vissuto”, che le permette  di conoscere già in anticipo tutto. Ricorda: alla tua mente non piace cambiare, perché preferisce stare nella sua zona di comfort: cioè il conosciuto. Allora perché non prevenire questa sua pigrizia, facendole rivivere la gara.? Significa anche allenare la capacità di gestire gli imprevisti. Se ad esempio dovessero capitartene 10 e tu,  invece ne hai già previsti 9, comprenderai bene che c’è una sostanziale differenza. In pratica, questa parte del modello, ti allena a essere creativo, ad avere un approccio mentale alla soluzione anziché sul problema. Sono i dettagli che fanno la differenza. Vuoi perdere una gara per non aver previsto ad esempio di avere degli attrezzi di riserva?, giusto per farti un esempio. Come vedi qui la tecnica di concentrazione c’entra poco se poi entri in panico per non essere in grado di gestire l’imprevedibile.

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Le Farfalle alla World Cup di Pesaro ( foto by Stefano Fagnani)

SECONDA PARTE: L’organizzazione della squadra

Creando una similitudine con il teatro, quello che noi vediamo alla fine è il risultato: lo spettacolo. Tutte le prove, le messe in scena, le persone che stanno dietro le quinte, il lavoro di registi, scenografi, non sempre prestiamo la giusta attenzione.

Allo stesso modo. dietro a un titolo mondiale come questo, c’è tutta un organizzazione fatta di persone, compiti da svolgere costruita negli anni con fatica e dedizione. Se ogni anello che partecipa al processo non è perfettamente allineato verso l’obiettivo comune, sai già con largo anticipo che tu quel risultato non l’ottieni. A patto di accorgerti dove devi andare a intervenire,  I sei livelli logici di Robert Dilts, è un metodo che ti permette di verificare costantemente, a che punto di trovi nel percorso verso il raggiungimento del tuo traguardo.

I primi tre, Vision, Identità e Valori, stanno alla base della misurazione, sono indispensabili e sui quali impossibile intervenire se non sono già integrati nelle persone che partecipano.  Gli altri tre Capacità, Comportamento e Ambiente, invece sono quei livelli dove è possibile fare degli aggiustamenti. Il presupposto è che per essere sicuri che si sta andando verso la direzione giusta, devono essere tutti perfettamente allineati. Basta l’assenza di un solo livello, che tu sai con certezza matematica che il risultato non lo raggiungi.

Ecco la mia personale analisi su questa squadra, che ho tratto osservando l’evoluzione del mondo della ginnastica ritmica grazie al gran lavoro svolto in questi oltre 10 anni di successi, da Emanuela Maccarani.

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I cinque cerchi simbolo delle Olimpiadi (foto: by Boroda)

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Atene: accensione della fiaccola olimpica (foto by Vasilis VerVerid)

VISION: E’ il grande sogno che vuoi realizzare, colui che illumina il percorso fatto di tante piccole tappe necessarie per raggiungerlo. Nel caso delle Farfalle sono le prossime OLIMPIADI DI RIO  2016. Tutte le altre gare ed eventi della stagione,  rappresentano  le tappe di avvicinamento al traguardo di questo quadriennio olimpico.

IDENTITA’: tutta la squadra tra titolari, riserve, squadra Juniores, staff tecnico, allenatore sono tutte unite dalla passione per questa disciplina, dai valori condivisi e dal sogno di una vita. Questa è una base molto forte che trasforma tante persone nell’UNO, ovvero creano un IDENTITA’.

CREDENZA/VALORI: Importantissimo nella riuscita di un progetto a lungo termine. Sono l’insieme delle credenze che devono essere necessariamente condivise e accettate all’interno del gruppo. Valori come il rispetto, la meritocrazia, e tutti quelli che lo sport con sani principi può racchiudere, sono ciò che lega profondamente questa squadra aldilà della passione. Tutti possono amare lo stesso sport. Quello che cambia sono i valori con cui viene praticato.

CAPACITA’: competenze tecniche, fisiche e mentali che nel caso delle Farfalle rasentano la perfezione. Occorre sempre comunque stare al passo con i tempi e quindi la capacità di innovare è una risorsa fondamentale assolutamente presente nelle caratteristiche dell’allenatrice e di tutto lo staff.

COMPORTAMENTO: inteso come entrare in azione.  Non basta avere un sogno se poi non si entra in azione. Quindi allenamenti curati nel dettaglio, programmazione delle gare e degli eventi. Organizzazione e montaggio degli esercizi in tempo per la fase di ottimizzazione e memorizzazione delle nuove composizione, solo per fare alcuni esempi.

AMBIENTE:tutto il mondo della Ginnastica Ritmica Italiana è coinvolto in questo sogno in modo costante. Dalla Federazione, allo staff tecnico, ai fan, alle ginnaste, tutti insieme  fanno l’UNO ASSOLUTO. Emanuela Maccarani è stata capace negli anni, di costruire una sorta di identità nazionale dove l’energia di tutti (fattore SFERA) fluisce verso questa squadra per spingerla verso il sogno di una vita. Questo è un livello difficilissimo da ottenere, perché significa creare una filosofia comune nella quale potersi identificare in modo preciso. Per ambiente si intende anche la logistica, il fatto di avere il PALADESIO come centro di allenamento fisso è un grande vantaggio, le attrezzature adeguate e così via.

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I Fan delle Farfalle ai mondiali di Stoccarda 2015

Mi sento di aggiungere una particolare attenzione ai FAN. A quelli che sono costantemente vicino alle ragazze in qualsiasi parte del mondo ci sia una competizione. A quelli che sono vicini tramite i social e che stanno letteralmente incollati alla tv a tifare  a gran voce.

Tutto è ENERGIA. E’ poiché essa è invisibile, viaggia a delle frequenze che per quanto lontano si possa essere, arriva.

TERZA PARTE: L’allenamento Il principio di Pareto   o Legge 80/20

La gara si vince in allenamento. Non c’è storia. Non si inventa nulla durante la prestazione che tu non abbia meticolosamente preparato durante gli allenamenti. Queste ragazze si allenano tutti i giorni per ore e ore, ripassando gli esercizi in modo tale da renderli automatici ( preparazione mentale). L’80% del risultato te lo giochi lì.

 Emanuela Maccarani  a Dicembre di ogni anno, organizza al PalaDesio un allenamento a porte aperte per i Fan. Quello del 2015 è stato particolare perché  è stato presentato in anteprima assoluta la nuova composizione ai cinque nastri, che trascinerà le Farfalle verso Rio 2016.  La magia di questi allenamenti a porte aperte è quello di creare anche un rapporto speciale con il pubblico, rendendoli partecipi del sogno in modo tale che anche loro fossero “ben attivati facendo fluire energia positiva verso le ragazze”. Questa si chiama INTELLIGENZA AGONISTICA . Fare in modo che le ginnaste sentissero il calore del loro pubblico e allo stesso modo dare ai tanti bambini presenti al palazzetto di entrare in contatto con le Farfalle.

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Le Farfalle volano a Rio 2016

 CONCLUSIONI
“I nostri pensieri (mente) e le nostre emozioni(corpo) muovono l’Energia”. 

Nella SFERA di ciò che io considero ECCELLENZA, la Nazionale di Ginnastica Ritmica rappresenta un esempio di come deve essere una squadra vincente. Una squadra dove è evidente l’attenzione alla preparazione mentale, aspetto ancora troppo sottovalutato in altre discipline, a cui aggiungerei anche l’alimentazione specifica e personalizzata per ogni singola atleta, per non lasciare nulla al caso.

Preparazione che qui ho evidenziato a 360 gradi per farti riflettere sul fatto che non basta avere un paio di tecniche per concentrarsi. Io considero allenamento mentale, tutto ciò che ruota, attorno alla performance ( linguaggio del corpo, comunicazione, allineamento dei valori, misurazione delle prestazione, approccio mentale), dove possono cambiare le atlete ma i risultati rimangono di altissimo livello nel lungo periodo. Creare tutto questo per Emanuela Maccarani, è costato anni di fatica, di lotte per ottenere l’uso degli impianti, di gioie per le prime medaglie storiche. Si tratta di avere un approccio mentale innovativo. Se oggi si può arrivare a pensare che adesso sia tutto facile, è solo perché ormai esiste un meccanismo tale che, ogni ingranaggio è esattamente nel posto giusto a fare la cosa giusta secondo una serie di valori che portano verso Rio 2016.

Auguro  di cuore alle Farfalle di volare laddove meritano di essere: nell’Olimpo.

 Queste i nomi delle Farfalle azzurre presenti  a Dicembre al PalaDesio(Marta Pagnini (capitano), Andreea Stefanescu, Camilla Patriarca, Sofia Lodi, Alessia Maurelli e Martina Centofanti, con loro si sono esibite anche Giulia Di Luca, Arianna Facchinetti, Beatrice Trnatore e Agnese Duranti) (fonte: sito www.ginnasticaritmicaitaliana.it)

Foto di  Ilaria Brugnotti www.ginnasticaritmicaitaliana.it

Foto di Stefano Fagnani Sports Photography  www.stefanofagnani.com

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Grazie

Aurora

Aurora Puccio
About Aurora Puccio
Ciao! Sono Aurora la mia filosofia è invitare le persone a guardare le cose da angolazioni differenti, partendo dall'atteggiamento mentale con il quale si osserva una situazione. Lo sport è la mia più grande passione insieme ad altre forme artistiche come teatro e scrittura, che in questi articoli si intrecciano con armonia per darti degli spunti sull'allenamento mentale.
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